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«O Immaculée, je me permets de te demander, toi qui es si bonne, de me dire qui tu es !» (Maximilien Kolbe, 3/5 août 1940)
 

 

Come tante centinaia di pellegrini ero in orazione davanti alla grotta di Massabielle di Lourdes ; proprio io che da giovane avevo impugnato contro Lourdes l’arma del sarcasmo grafico. Adesso so che a questa cittadina dei Pirenei è toccato l’immenso onore di accogliere una delle mariofanie più clamorose nella storia della Chiesa. Dopo secoli di accese dispute, lì fu confermato il dogma della Immacolata Concezione, sigillato in prima persona dalla Vergine stessa.

I resoconti indicano che fino al 25 marzo 1838 Bernadette Soubirous chiamava «aquerò», la luminosa Giovinetta apparsale nella grotta, parola questa che vuol dire «quella là» secondo il dialetto bigurdino. Era l’unico appellativo che Bernadette aveva trovato per nominare quella misteriosa Donna. Poi, proprio quel 25 marzo, giorno della festa dell’Annunciazione, la Vergine finalmente si presentò : - "Que soy era Immaculada Councepcion" -.

Assorto così nei miei pensieri davanti alla grotta, a un certo punto mi balenò in testa una prima domanda : ma come mai Maria non si presenta col nome di Maria ?
E una seconda domanda che d’altronde mi sembrò subito esageratamente audace : se chi vede il Figlio vede il Padre, così per delirante analogia chi vede Maria vede Colui che «è Signore che dà la vita», ossia lo Spirito Santo?

Un inizio di risposta mi attendeva già qualche ora dopo in una libreria sempre di Lourdes. Il mio occhio fu attratto da un libro su Santo Massimiliano Kolbe, Santo a cui sono legato, non fosse altro che dal fatto che il contratto per comprare la rovina della chiesa lo abbiamo firmato proprio il 14 agosto 1999, giorno di S.M Kolbe. Quel libretto - « Entretiens spirituels inédits » - mi colpì per il sottotitolo : « l’Immaculée révèle l’Ésprit Saint ». Ebbene, quel libro trattava di scritti e conferenze nelle quali, a mia felice sorpresa, ritrovai delle rivelazioni che andavano nel senso della mia precedente riflessione. Per Kolbe il legame fra la Dei Genitrix, Colei che a Lourdes si autoproclama Immacolata Concezione e la Terza Persona della Santa Trinità è strettissimo. Il frate polacco s’interrogava sullo strettissimo e misterioso rapporto di Maria con lo Spirito Santo, che il solo termine di unione sponsale, cioè di sposa dello Spirito Santo, non riesce a circoscrivere interamente. A solo qualche giorno dal suo arresto da parte dei nazisti parlò infatti in questi termini : “la terza persona della Santa Trinità non è incarnata. Eppure la nostra parola umana, sposa, non arriva ad esprimere la realtà del rapporto della Vergine con lo Spirito Santo. Si può affermare che l’Immacolata è in un certo senso l’ « incarnazione » dello Spirito Santo. In lei c’è lo Spirito Santo che noi amiamo e grazie a lei (c’è) il Figlio. Lo Spirito Santo è molto poco conosciuto. » (conferenza del 5 febbraio 1941).
Maria addirittura incarnazione dello Spirito santo? Chi l’avrebbe detto ! (Si noti comunque la giusta prudenza e umiltà del frate in quell’aggiunta «in un certo senso»).

Tornato al mio atelier nel vicino Gers, ho voluto consolidare quella riflessione con una piccola statua di talco dei Pirenei, bianco e opalescente. Dico subito che essa non vuole opporsi alla figurazione dello scultore Fabisch che realizzò la figura "canonica" della Vergine. Vuole più semplicemente dare forma a quella pura coincidenza di pensiero tra me semplice pellegrino a Lourdes e quel « Cavaliere dell’Immacolata » che fu Massimiliano Kolbe.

La scultura evoca l’apparizione di Lourdes. La cavità della grotta si trasforma in grembo. In quel grembo una statuetta riproduce una madonnina sul cui mantello sono incise tre piume. E come non pensare alla bianca colomba nel cavo della roccia del Cantico dei Cantici, là dove lo Sposo parla alla Sposa : « Surge, amica mea, speciosa mea, et veni: columba mea, in foraminibus petrae, in caverna maceriae, ostende mihi faciem tuam, sonet vox tua in auribus meis ». Alzati, amica mia, mia bella, e vieni : o mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, risuoni la tua voce nelle mie orecchie.

 

Dalla cavità si affaccia Colei che, Immacolata Concezione, rivela Colui che è «Concezione increata e eterna, il prototipo di ogni vita concepita nell’universo», che, stando alle parole di P.Kolbe, « proprio in Maria di Nazareth si fa conoscere in maniera più trasparente e certa. » Dunque : Ave o Maria, unica creatura umana totalmente « posseduta » dallo Spirito di Dio.